La sublimazione come elaborazione creativa del lutto

La creatività umana prende forma conoscibile e comunicabile sicuramente nelle rappresentazioni artistiche (arti figurative, letteratura, musica, cinema); ma non solo, e la psicoanalisi, dalla scoperta dell’inconscio, ci ha dato modo di vedere come la creatività abbia sede anche nella stanza d’analisi.

Che l'inconscio rappresenti la fonte inesauribile da cui può attingere la creatività è noto alla psicoanalisi fin dallo studio da parte di Freud di quel misterioso, affascinante e bizzarro fenomeno che è il sogno, di cui ogni notte si fa esperienza. L’inconscio: quella tessitura di fondo sul quale si sviluppa la trama vivente della nostra esistenza, la fonte inesauribile della nostra creatività, “il senso del nostro respiro che non è linguisticamente pensabile”. E allora forse dovremmo porci la domanda che Wilfred Bion fece ai suoi uditori nel suo seminario parigino del 1978: “Che tipo di artista siete voi? Vasai, pittori, musicisti, scrittori? Nella mia esperienza, alcuni psicoanalisti non sanno che tipo di artista essi siano… Se essi non riescono a vedere loro stessi come artisti, essi stanno sbagliando lavoro”. Poiché ogni singola seduta, richiede una creatività nuova di cui il paziente ha bisogno per costruire e sognare storie che sono la sua storia futura e finora non possibile.

 

Relatrice

Dott.ssa Ilaria Guadagno, Psicoterapeuta, Docente e Socia I.P.P. Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica di Torino

Dott.ssa Claudia Pognant, Psicologa, Psicoterapeuta, adolescenti adulti e coppie e Ipnoterapeuta adulti

 

Moderatore:

Dott. Giancarlo Marenco, Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte

 

L’attestato di partecipazione al webinar - rilasciato solo qualora il discente rimanga connesso per almeno un’ora – potrà essere scaricato allo stesso link utilizzato per accedere al webinar. Si ricorda che è possibile inserire manualmente l'attività di autoformazione direttamente sul sito del Cogeaps (https://application.cogepas.it).